UOMINI E CAMALEONTI

Qualche anno fa quando per la prima volta sentii quella fottutissima frase: niente sarà come prima, forse mi spaventai ma non avrei mai immaginato che tutti noi ci saremmo abituati alla velocità esponenziale dei mutamenti.  Ricordo quasi con tenerezza quando il mio cane, ormai stressato dalle innumerevoli uscite giornaliere, mi guardava nervosamente e sospettoso con l’artrosi galoppante a furia di alzare la gambetta per pisciare, quei momenti di aria sottile rubati alla quotidianità dei 70 metri quadri riuscivano a riempire i polmoni impauriti dagli eventi. Durò quel che durò, non fu poi così male, il tour sopravisse dignitosamente tra fiction e la ritrovata realtà precedente, gli umani e le bici si riappropriarono gradualmente gli spazi a loro crudelmente sottratti, i cani tornarono a ingrassare e a pisciare sui pianerottoli delle scale. Quell’anno il tour lo vinse a sorpresa il Mago, dico a sorpresa perchè in una edizione quasi totalmente virtuale ci si aspettava vincesse finalmente un outsider, paradossalmente però il mago ingrassato di almeno 10 chili causa una quarantena a base di puntine, salcicce e ogni ben di Dio, fece man bassa della fortuna e sbaragliò la concorrenza calando così il poker di vittorie,iniziava per lui la nuova epoca quella del camaleonte. Durante l’inverno successivo le prime avvisaglie, quella volta non fu un fottuto virus a sconvolgere il pianeta, ma strane tempeste magnetiche che causarono prima black out a macchia di leopardo sull’emisfero poi vera e propria mancanza di energia elettrica e di telecomunicazioni, un altro film di fantasy horror già visto, ma nello schermo e non nella realtà, tutti allora gridarono all’unisono “Ecco l ‘avevamo detto che stavamo uccidendo il pianeta”, ma pochi di loro avevano realmente fatto qualcosa perchè non accadesse, e stavolta dalle finestre e dai balconi delle abitazioni nessuno cantava più inni o canzoni d’amore, solo bestemmie e imprecazioni di ogni tipo. In qualche modo si arrancò anche questa volta con mille difficoltà ma si uscì in qualche modo, con le ossa rotte magari, segno che l’adattamento alle mutazioni continue si stava assimilando, un assistere passivamente alle punizioni che qualche entità strana stava infliggendoci, e come la vita continuava così anche il tour non demordeva, i personaggi del TDP ce la misero tutta per onorare ancora la manifestazione e ci riuscirono anche stavolta, il Mago trionfò ancora, era diventato vegano e faceva parte di un gruppo attivista che sparava a vista ai furbetti che non facevano la raccolta differenziata, a quel tempo, quasi tutti di colpo erano diventati rifiuti umani ecosostenibili, pronti a denunciare il vicino se sprecava l’acqua o teneva la luce accesa più di un ora.  Finì anche quella emergenza, o forse è meglio dire che lasciò il posto a quella attuale del caos, parola così chiamata dai filosofi grechi per descrivere il disordine universale degli elementi, ma nel caso specifico degli umani si applica in quello creato da loro.  Nell’uomo serpeggiò la paura dell’estinzione e così ebbe la malaugurante idea di clonare se stesso, cadde definitivamente l’etica morale e genetica, e la liberalizzazione sugli esperimenti ebbe la meglio, non fu una bella idea per redimersi dai malanni precedenti, per fortuna pochi di questi cloni sopravviverono, uno di questi però fu quello che comprò il Mago, gli anni a venire non ebbe rivali al tour. Non sono bastate all’umanità guerre inutili,flagellazioni masochistiche a discapito del loro pianeta ? Forse no, forse davvero stiamo aspettando un essere venuto dallo spazio che ci metta tutti d’accordo, speriamo che ci sappia indicare una via migliore, che sia benevolo e abbia pietà di noi, speriamo inoltre che apprezzi anche lui salcicce e puntine e che batta finalmente il Mago….

QUELLI CHE..IL CICLO..

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Manipolo di disperati sui pedali che cerca l'autostima lottando contro il vento...
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3 risposte a UOMINI E CAMALEONTI

  1. DEDICATO A TUTTI I RESILIENTI !

  2. 2 DONNE NEI PRIMI DUE POSTI DI TAPPA, GRANDISSIME! NON ERA MAI SUCCESSO IN 20 ANNI DI TOUR, AVANTI COSI’

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