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LA PRIMA VOLTA DELL’AGENTE WOMBAT
Questa breve storiella la dedichiamo ancora una volta a tutti voi, che nonostante alcune prove dure da intraprendere, non mollate mai. Quella delle biglie, come tutte le tappe virtuali, rappresentava un banco importante di prova, se il TDP più volte è stato paragonato ad una sorta di terapia di gruppo, quella che chiamiamo virtual tappone scoperchia il gran pentolone dei vari caratteri dei personaggi, e se è vero che in quella notte si torna bambini, non c’è da stupirsi se anche qualcuno perde il controllo per un gioco, questo è l’obbiettivo ! Una grande festa, un gioco di molti anni fa, una sera solo parzialmente disturbata dal tempo, la finale si è comunque disputata dignitosamente a dispetto della buriana che imperversava, Wombat vince la sua prima tappa e lo merita, Otto non si riconferma campione, ma per alcuni momenti ha fatto credere a tutti che ce l’avrebbe fatta. La maglia gialla Giggi barcolla un pochino con l’avvicinarsi minaccioso sia di Nico, che del onnipresente Mago, ma poi attenzione, perchè con le ” Soccià’l card ” ancora in palio, dietro ci sono alcuni pronti ad approfittare di eventuali mosse false dei loro avversari, poi ci sono stete le solite sfide incrociate a tener banco, in primis il derby suicida tra Enriquez e il Cecido, che incuranti del Mago dietro, hanno buttato al vento la finale con un ultimo tiro da ” galera “. A parte questo, vogliamo ringraziarvi davvero tutti per aver tenuto duro, la tappa virtuale si sa , può durare molto, specialmente se il numero dei partecipanti aumenta, col senno di poi si può rivedere alcune cose, ma pensiamo di avere fatto tutto quello che potevamo fare per farvi divertire, e senza dell’aiuto di alcuni di voi, che ringraziamo, non ce l’avemmo fatta. Ora una breve pausa ma non troppo però, è già tempo di pensare alla prossima, le ” Lucciole ” sono vicine, passate la voce perchè sarà una festa memorabile, ora dipende da noi mettere i colori a quella notte….
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IL TEMPO DELLE BIGLIE ( Amarcord )
Che il Tour de pance non sia solo bicicletta l’avete capito da un pezzo ormai, sarebbe davvero riduttivo etichettarci come ciclisti, anche perchè forse non reggeremmo il confronto con altri ben più determinati soggetti in circolazione, ma noi probabilmente abbiamo quel “qualcosina” in più che ci fa spaziare in campi che mai ci saremmo sognati di affrontare, dal teatro spiccio in strada, a vere e proprie recitazioni, piccoli romanzetti, o addirittura di cantare, una vera e propria officina del delirio. Detto questo amici, mercoledì sera ci ritroveremo ancora una volta in spiaggia ai sabbioni, per interpretare la tappa virtuale di quest’anno, niente bicicletta solo biglie da far rotolare sulla pista di sabbia e festa. Come da tradizione la prova sarà preceduta da un buffet autogestito, dove ognuno di noi porterà qualcosa da mangiare, sia salato che dolce, da bere ed eventualmente è anche ben accetto pane ecc.., alle vettovaglie pensiamo noi, come anche ai tavoli. Avremo musica sapientemente proposta dal nostro dj Giuspe che ci rallegrerà durante la tappa, portatevi la divisa come se fosse una normale tappa su strada, braghette comode e sandali. La pista quest’anno presenterà diverse novità, la prima è una mega struttura in cartongesso costruita dal Tribula, con 2 gran premi della montagna, dove chi passerà per primo incasserà 50 punti, poi tunnel, curva parabolica, pavè ecc.., invece abbiamo levato le buche di penalità per sveltire la prova. Le batterie di qualificazioni a seconda dei partecipanti potrebbero essere di 10 persone, e come l’anno scorso solo i primi 2 di ogni batteria passeranno alla finale dal primo al decimo posto, mentre a seguire i terzi e quarti di ogni batteria faranno la finale b e così via a seconda dei piazzamenti, dovremo collaborare per aiutare nel miglior modo possibile l’arbitro e ci saranno dei gavettoni a chi cercherà di fare il furbo. Quindi vi invitiamo a presentarvi intorno alle 19- 19 e 30 in spiaggia, chi naturalmente può aiutarci a preparare il tutto venga intorno alle 17- 17 e 30, ci farà enorme piacere. Di seguito vi riportiamo il breve racconto che Enriquez aveva scritto tre anni fa, in occasione della prima prova delle biglie. A presto !
” IL TEMPO DELLE BIGLIE “
Era l’Italia delle bombe, dell’austerity, degli scontri in piazza, ma era anche l’Italia che si lasciava giocare in strada dai ragazzini come me, che a dispetto dei periodi più bui che stava vivendo, sapeva regalare ancora dei momenti di rara bellezza. E allora quando arrivava la bella stagione, se non era all’oratorio, pronipote dei più recenti e raffinati centri sportivi, poteva essere in una di quelle sporadiche chiazze di verde che resistevano quà e là tra i vari quartieri della città, ogni posto andava bene per il gioco delle biglie, all’interno di esse vi erano raffigurati i campioni del ciclismo, figli di un dio minore, oscurati dai divi del calcio come Mazzola e Rivera, che dividevano un Italia, già abbastanza divisa da altri gravi problemi, che comunque non sembravano più importanti di una domenica calcistica. Una volta trovato il posto giusto, meglio di tutti erano quelli con la sabbia, si trascinava per i piedi il compagno di giochi, affinchè il suo fondoschiena disegnasse la pista dove i vari Gimondi, Bitossi, o Zandegù potessero sfrecciare rotolando nelle biglie da noi animate. Ricordo che un mio amico vinceva quasi sempre, e se noi avevamo biglie con campioni ben più titolati come Gimondi o Baronchelli, lui con quell’improbabile Gavazzi, che nelle corse reali in strada, era un eterno piazzato, sulla magica sabbia dei nostri giochi arrivava quasi sempre davanti. Ma non erano solo bambini a partecipare a questo gioco popolare, anzi non era raro ritrovarsi chinati sulla pista di sabbia con chi l’età dello sviluppo l’aveva già passata da un pezzo, e ormai non aveva più le ginocchia sbucciate. Quel pomeriggio lo ricordo ancora, i giardinetti dove giocavamo tra i palazzi di una Milano finalmente sgombra dalla nebbia che l’attanagliava dal lungo inverno, erano più popolati del solito, vicino a noi, seduto su di una panchina, un uomo di una certa età ascoltava una radiolina portatile, il volume era abbastanza alto per capire tra gli schiamazzi dei bambini, le ultime notizie dellla giornata, e così tra un tiro di biglie e l’altro, le indignazioni dei politici alla radio per l’ennesima strage di civili ad opera di una bomba esplosa tra la folla, un altra tristissima pagina dell’Italia di quel tempo, quella di Brescia del 1974. Però era più che normale che certe notizie ci scalfissero solo di striscio, in fondo eravamo ancora dei bambini, avevamo il diritto di volare un po’ più in alto, di poter continuare a credere ancora o di poter ribaltare storie già scritte o scontate, così quando ci fermammo esausti sulla sabbia mangiando un ghiacciolo alla menta, alla radio scorreva un titolo di coda sugli avvenimenti sportivi della giornata, annunciarono con nostro stupore che un certo ciclista di nome Gavazzi aveva vinto in volata la sua prima tappa al giro d’Italia, non credemmo alle nostre orecchie, la fantasia o la realtà delle nostre biglie aveva trionfato, potevamo davvero credere che un giorno il futuro l’avremmo fatto anche noi, e questo ci bastava.
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TDP “Quando tutto ebbe inizio “
Giugno del 1926, paese dei Crampi. L’odore dell’erba appena tagliata si mescolava a quello sincero di un paiolo fumante della casa a lato, un uomo anziano che ne pregustava già il sapore della polenta, se ne stava seduto sotto un salice quando la sua attenzione fu rapita da una strana figura che si avvicinava sempre più lungo la mulattiera che proveniva dalla valle, era un uomo in sella ad uno strano marchingegno. L’anziano accennò un saluto raddrizzandosi a fatica, l’uomo che gli stava dinnanzi rispose con un sorriso strano, masticava foglie di sambuco mentre faceva andare le sue gambe su quella bicicletta semi arrugginita, il respiro affannoso non gli impedì di domandare al vecchio dove fosse s. martino, l’anziano fece un cenno con la mano in direzione della montagna poi lo vide continuare ondeggiando, pensò che l’uomo avesse dei muscoli di ferro talmente erano rigidi e pulsanti. Passarono molti giorni e nel paese ormai si era diffusa la notizia di quello strano personaggio in bicicletta, e più di una persona giurò di averne visto passare altri in ore inconsuete, ma venivano additati come ubriaconi o visionari, finchè un pomeriggio afoso, dalla mulattiera apparvero, non erano principi alati o guerrieri su cavalli bianchi, era un esercito di sciancati sulle loro biciclette. Gli abitanti del paese uscirono dalle loro abitazioni, nessuno si fidò ad avvicinarli, ma li seguirono fin su dove la strada guardava il cielo, un senso di ammirazione misto a quello della misericordia riempiva gli animi degli abitanti verso quegli strani energumeni, perchè soffrire così tanto invece di camminare ? L’uomo che era passato qualche settimana prima guidava il gruppo e li incitava, ma qualcuno cadeva privo di sensi, poi qualcuno sembrava posseduto all’improvviso dal diavolo, così pensavano le persone, ma erano soltanto crampi, e invece di soccorrerli gli abitanti gli tiravano sassi da lontano spaventati da quegli urli satanici, poi il solito uomo li convinse ad offrire loro foglie di sambuco per alleviare i dolori, fu la svolta. Ancora adesso a distanza di decenni, dopo generazioni, quando passano quelli lì, la gente del posto li accoglie con bevande dai nomi strani, li chiamano integratori minerali, ma invece il nome che danno a quelli lì è sempre lo stesso, li chiamano gli sciancati…..
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IL MIRAGGIO DEI GRASSI
Il coniglio croccante, la bici che sembra impiantarsi sul muro di s.martino, l’odore della polenta, l’ultimo sfottò del tuo rivale prima di soccombere sull’ultima salita, l’allegra compagnia e le canzoni dopo la fatica… Questo ed altro sono i momenti che ricorderete con la tappa diventata un classico del Tour de pance, la mitica ascesa a malga grassi ! Non vi annoieremo con i soliti dati tecnici del tracciato, sappiate che come da tradizione, partiremo dalla galleria della val di ledro dopo il trasferimento insieme ( c itroveremo all’albola, la partenza di tenno alle 18 e 10-15), e passeremo nell’abitato di Campi senza passare sulla nuova variante. A quell’ora non troveremo i famigerati 42 gradi registrati durante la massacrante tappa del 2006, consigliamo di portarvi caschetto e luci per il ritorno. A questo punto diventa fondamentale da parte vostra cominciare a prenotarvi qui sui commenti del sito, attenzione perchè il nostro mitico Charly del rifugio non tollera giustamente gente che non prenota o che non disdice, e noi non vogliamo far arrabbiare il nostro miglior spacciatore di puntine arrosto vero ? quindi dateci la vostra disponibilità al più presto se venite, naturalmente potrete portare anche familiari al seguito. A presto e speriamo di trovarci numerosi, ora viene il bello del TDP, con le tappe serali e il suo seguito.
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“L’alba dei galli e quella dei polli”
Una forte tempesta si era abbattuta la sera precedente. Un suono stridente accolse l’alba, svegliando di soprassalto gli abitanti della zona, si pensò ad un gruppo di galli spauriti, scappati all’impazzata dagli allevamenti del Crestani pollame. Qualcuno effettivamente la cresta ce l’aveva alta, altri probabilmente erano galli da combattimento, ma tutti erano incredibilmente in grado di volare, e in un lampo svanirono nel nulla…. ” Thelma e Luise “
Dopo quattro anni dominio dei “ne carne ne pesce”, il gruppo dei “big-oli” riesce a strappare la vittoria della tappa all’alba delle marocche, e proprio all’ultima curva quel Ciucciarodelle che l’anno scorso militava tra i ” ne carne ne pesce” sorprende Il ciclone Pawel, e infila la doppietta di specialità arrivando primo al traguardo. Va detto però che la vittoria non è stata scontata, sembrava ormai fatta per il polacco vincitore del TDP 2005, che insieme a Pantuna avevano dato vita ad una fuga encomiabile, ma nulla ha potuto quando il Ciucciarodelle è schizzato via in salita a doppia velocità. Questo è solo uno dei flash della mattinata, ognuno ha vissuto un piccolo film durante la tappa e tutti avrebbero qualcosa da raccontare, ma sia la mancanza di sonno che l’apnea nella quale hanno vissuto la prova hanno fatto sì che dentro la loro testa ci sia rimasto una centrifuga di immagini e rumori di vento e ansimate. Infatti al termine della tappa, non è stato un caso che davanti al Conti d’Arco siano rovinati al suolo da fermi tre mattacchioni, la solita scena da tour de pance che non può mancare, come non è mancata la bella scenografia da casa di riposo quando alle cinque del mattino si sono ritrovati alcuni personaggi, chi si stava recando al turno di lavoro in cartiera non ha mancato di osservare la scena strofinandosi gli occhi. Per la cronaca, Nico rimane in maglia gialla, nonostante sia arrivato attardato, anzi crediamo che potrebbe ancora conservarla per un po’, ma mai come quest’anno i giochi sono così aperti sino all’ultimo, lo spazio per recuperare il terreno perduto c’è, le prove a venire sono tutte diverse tra loro, vincerà chi sarà più bravo a interpretare le varie prove, e perchè no anche ad andare d’accordo con la fortuna. Ringraziamo Ruga per il servizio offerto per l’assistenza e per i filmati che vedremo a tempo debito, tutto l’enturage del bar Conti d’arco che come sempre ci ha sopportato, ed ai soliti volontari che aiutano per il resto del lavoro, ora cominciamo a contarci per il dopo tappa di malga grassi, come sapete per cenare al rifugio,dobbiamo prenotare, e quindi cercate di dare la vostra disponibilità al più presto se volete essere della festa, altrimenti… Au revoir
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” L’ANNIVERSARIO ”
Ad un anno di distanza, continuano le avventure del dottor Premuri, dopo ” La strana alba “, eccovi un altro simpatico episodio per stemperare la tensione dell’attesa per sabato, buona lettura con i ” Romanzi del ciclo.. “
“L’ANNIVERSARIO “
Almeno due settimane prima il dottor Premuri si era recato nel outlet vicino a casa per comprare una finissima sottoveste di seta fucsia per sua moglie, la fece confezionare con un pacchetto regalo speciale e profumato, era il regalo per l’anniversario del decimo anno di matrimonio con Clotilde, la sua moglie. Ma qualche volta, per la paura di dimenticare il giorno, si ottiene il risultato contrario. Intanto il Tour de pance stava entrando nel vivo, e i suoi partecipanti vivevano una sorta di trance agonistica, anche il professor Premuri non ne era immune, e anche sul lavoro non riusciva a tenere la concentrazione necessaria per portare a termine gli interventi, lui primario di chirurgia estetica, non poteva permettersi distrazioni, e la signora Fricandò non gli scusò mai il fatto che sui suoi nuovi glutei rifatti gli incise involontariamente il numero 69. Tra i tanti significati reconditi che il numero 69 possa nascondere, una delle sue innegabili proprietà è che anche invertendone i poli il risultato non cambia, forse un segno premunitore al quale il professor Premuri avrebbe dovuto tener conto. L’anno prima vinse la sua prima tappa al tour, un alba convulsa che però gli regalò la più grande soddisfazione sportiva dai tempi dell’oratorio, quando trionfò a nascondino in finale col suo compagno di scuola non vedente. Mancavano due giorni alla tappa dell’alba, il dottore era sempre più distratto e confuso, spesso si trovava in bagno senza saper cosa era venuto a fare, ma la mattina dopo si risvegliò lucido, si sbarbò a dovere, e anche se invece del dopobarba si cosparse col fertilizzante per piante, non cambiò più di tanto, si accostò con dolcezza al letto, e risvegliò la moglie con un bacio che sapeva di geranio fermentato, lei aprì gli occhi, e lui gli sussurrò : Felice anniversario amore ! Fu in quel momento che Clotilde, sua moglie si rese conto che il dado era tratto, tutto secondo i piani, lui per l’ennesima volta in dieci anni si era sbagliato di un giorno, quello prima. Lei stette al gioco, e sempre con un sorriso raggiante scartò il regalo, la splendida sottoveste era propio indovinata, la indossò davanti a lui, che non nascose un certo imbarazzo, dopo una colazione abbondante ognuno si diresse sul proprio posto di lavoro. La sera come da copione, cenarono al “Prima o poi”, un locale specializzato in anniversari, divorzi, e quant’altro, presero come sempre il solito menù denominato ” ti ricordi ” accompagnato dal solito tavernello che non tardarono di scolare a più riprese. Lui sempre da copione esordì con la solita frase : ” tesoro, domani mattina ti ricordi che avrei la tappa del tour ?, mi dispiace tanto, ma domani sera ti porto al cinema, c’è un bel film : Via col vento “. Lei come da copione lo assecondò, ma prima gli versò l’ultimo bicchiere per il brindisi finale, fu quello fatale. Il russare profondo del professore alle cinque del mattino faceva ben sperare, Clotilde non lo degnò neanche di uno sguardo, indossò la sua sottoveste fucsia e si diresse verso l’uscio di casa, il gatto sembrò fargli l’occhiolino. Non era poi così difficile pedalare vestita così, anzi era prorpio divertente, chissa se suo marito si sarebbe divertito nel vederla così, si presentò alla partenza e tra tutti gli altri abbigliamenti mattutini sfoggiati, il suo era decisamente il più accattivante, il dottore aveva avuto buon gusto. Si era allenata di nascosto da mesi in palestra, con dedizione, e nessuno si immaginava che la moglie del dottor Premuri avesse simili doti da passista, nessuno riuscì a raggiungerla ed arrivò al traguardo per prima. Quando tornò a casa con il primo premio, il marito russava ancora, il sonnifero che Clotilde le aveva versato nel bicchiere del vino la sera prima aveva avuto effetti oltre le previsioni, lo svegliò con bacio e le disse dolcemente ” Buon anniversario caro “, lui ancora impastato da sogni inenarrabili, abbozzò un sorriso, lei si era presa tutto: anniversario di matrimonio e di tappa, un doppio 69 !
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LA GRIGLIATA DI PARTENZA
Ecco, con il “Duello all’alba ” si comincia a fare sul serio, il Tour de pance 2011 entra nel vivo con la serie di prove ravvicinate che ci porterà nel cuore dell’estate, e allora andiamo a vedere cosa ci aspetterà sabato prossimo alle prime luci del giorno. Come sempre ci troveremo intorno alle ore 5 e 30 del mattino davanti al bar Conti d’Arco, proprio dove al ternine della prova ci ritroveremo a fare colazione tutti assieme, come da tradizione cercheremo di presentarci al meglio per onorare la levataccia, e cioè : pigiami, vestalie, baby doll, accappatoi e quant’altro di folkloristico ci sia per restare in stile TDP. Lì, lasceremo i costumi, e ci trasferiremo alla partenza, posta come sempre all’altezza della rotonda dopo Dro in direzione Cavedine, e alle ore 6 partirà la prima fascia, quella “Pro-tetta” ( vedi tabelle di partenza qui sotto ), dopo 5 minuti sarà la volta dei “ne carne ne pesce” e infine dopo altri 3 minuti partiranno i “big-oli”. Il tracciato della tappa rispecchierà quello delle passate edizioni, i punti dove prestare attenzione sono naturalmente in prossimità dei bivi, alla rotonda delle Sarche, e in ogni caso durante eventuali sorpassi, in caso di pioggia la soglia di attenzione va elevata al massimo, il caschetto è indispensabile oltre che alla testa…
Restate comunque aggiornati per eventuali notifiche… e preparate una sveglia a prova di bomba
GRIGLIA DI PARTENZA ALBA
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E VOILA’ NICO ! “Vediamoli più da vicino”
E’ d’obbligo verso i nostri e le nostre lettrici un pò di sano pettegolezzo, ingrediente fondamentale per condire un pò di più questo enorme minestrone di strani personaggi che caratterizzano il Tour de pance, e non poteva certo farla franca il nuovo leader della classifica, per giusta semi sconoscito dal resto del plotone. Premettiamo, che di solito alle nostre pseudo interviste, il trattamento riservato ai nostri interlocutori è leggermente più pepato, ma non vogliamo subito spaventare i nuovi personaggi, specialmente se in presenza dei loro simpatici figlioletti..
” Nico “ 
Per romper subito il ghiaccio, abbiamo accompagnato il nostro simpatico personaggio in cantina, dove gli abbiamo fatto indossare la vecchia maglia gialla del TDP e gli abbiamo consegnato la coppa sempre più malridotta a causa dei vari sbalottamenti lungo il viaggio di Tenno. Ciao Nico, dicci come sei arrivato qui al tour de pance…
Sono arrivato sin qui attraverso i miei compagni della sat & bike, era da un pò di tempo che mi incitavano a venire al tour.
Già già, li conosciamo bene, c’è una sorta di gemellaggio con loro, siamo poi sulla stessa linea in fondo, è così che hai cominciato ad andare in bicicletta, oppure hai un passato più sportivo ?
No, ho iniziato tardi a pedalare, e l’ho fatto proprio attraverso loro, circa 5 anni fa, ma pian piano ho dovuto allenarmi un pò meglio perchè anche per fare quelle belle gite bisognava comunque essere un pò in forma, poi vedendo che riuscivo a stare meglio, mi son detto che magari potevo fare anche il tour.
Beh, come vedi non è così difficile sfondare qui, ma con la fortuna tu sei riuscito a fare quello che quasi tutti si sognano da anni, e cioè quella di indossare la maglia gialla di leader, ora però lo sai che ci attendono prove ben più insidiose, quale tra le prossime tappe in programma temi di più ?
Il monte Velo su tutti, ma anche la gara delle biglie, sono almeno 36 anni che non ne tiro una, e ho sentito dire che tra di voi c’è gente che non scherza affatto.
Ma senti, tu per caso sei uno di quelli che sta molto attento alla bilancia, oppure di fronte ad una mega grigliata di carne con polenta non ti tiri indietro ?
No, no, piuttosto salto il pasto successivo, ma se vedo tutto quel ben di Dio…
Ora hai un vantaggio notevole su tutti grazie al tuo exploit, però alle tue calcagne c’è un personaggio chiamato Mago G, che noi tutti conosciamo molto bene, hai una mezza idea come poter fermare un super criminale come lui ?
Ehm.., magari ci fosse solo lui, conosco pochi della carovana, ma da quel poco che sono riuscito a vedere ci sono tanti mostri sacri da temere, comunque so di lui, che è uno che aiuta i suoi avversari, spero che quando avrò bisogno… però adesso mi voglio godere questo attimo fuggente, poi si vedrà.
Certo, fai benissimo, ma veramente non è dai tuoi avversari che devi guardarti le spalle, ma sopratutto da eventuali fans che sicuramente si affacceranno al forum, un personaggio come te, con questa fortuna potrebbe attirare la curiosità di più personaggi, in passato ne abbiamo avuto la prova con un certo Tarci, il sito ad un certo punto era impazzito, vuoi dire qualcosina di te prima che si facciano strane idee ?…
Sono un tipo tranquillo, in bici sono come un trattore, piano piano arrivo, in salita e anche in discesa.
Basta grazie, hai già detto sin troppo… meglio non esagerare
A parte gli scherzi, parlare con lui è stato davvero piacevole, gli facciamo gli auguri di indossare più a lungo possibile la maglia gialla e ci congediamo da lui senza infierire, è ancora un puro e speriamo che non diventi subito uno dei super criminale del TDP
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E’ GIA’ FUGA ?
Ci sono due categorie di fortunati, quello che al primo “gratta e vinci” si porta a casa subito un gruzzoletto, e poi c’è quello che trova un portafoglio per terra magari anche pieno di denaro, ma il suo senso del dovere lo spinge a cercare il padrone, e guardacaso lo trova subito e dopo mille ringraziamenti si accontenta di una fanta gelata offerta nel primo bar, poi torna a casa e l’aranciata gli provoca una spiacevole diarrea, chi dei due secondo voi si sentirà più leggero ? A parte questo breve sproloquio dovuto, la tappa di ieri è stata davvero caratterizzata dalla fortuna oltre che ad esser stata una piacevole scampagnata tutti assieme sulla strada del lago di Tenno, a dire il vero qualche personaggio ha faticato più del dovuto per raggiungere il laghetto, e questo è stato dovuto al fatto di una scarsa condizione, in ogni caso il nostro plauso va veramente a tutti i pazzerelli che ne hanno partecipato. Se guardate ora la classifica, vi accorgerete di una frattura evidente tra quelli che ieri hanno sbancato la fortuna e gli altri comuni mortali che hanno raccolto i rimasugli, sarebbe tutto in campana se oltre al fatto di indovinare il tempo qualcuno non avesse anche giocato la famigerata “soccià’l card”, infatti grazie a quel connubio, un certo Nico, ora padrone assoluto del tour guarda dall’alto tutti con 900 e passa punti, ma attenzione, i giochi si sono solo aperti ora, e nonostante l’abissale distacco, c’è molto tempo per sconvolgere ancora tutto, e poi nessuno dimentichi la ” tappa che non c’è”, nessuno di quelli che ieri hanno vinto vorrebbe vedersi annullare alla fine simili risultati..
Oltre a Nico ad aver spaccato il secondo, anche il veterano Ciaram ex danak ha pescato la pallina giusta, e si dividono entrambi la vittoria di tappa, ma lasciatecelo dire, quello che spicca è vedere già al secondo posto un certo Mago G, che grazie alla sua pallina che ha sbagliato di un solo secondo, ora lui è lì come sempre più sornione che mai, aspettando la prima mossa falsa dei suoi avversari. A parte questi fortunati concorrenti, bisogna segnalare che nel girone dei disperati, quelli che hanno raccolto le briciole, sono incappati molti dei pretendenti al titolo, e per loro sarà già una bella salita, ma come abbiamo detto, tutto è ancora aperto, e non possiamo far altro che fare i complimenti al neofita Nico, che ora si gode la sua maglia gialla a righe strappata di dosso al coraggioso Sautè. Un grazie particolare ai soliti/e volontari che ci hanno aiutato,e anche alla comprensione degli automobilisti lungo la strada…. Ora una pausa di due settimane, poi l’alzataccia del “Duello all’alba”, una delle tappe più folli del TDP , a presto
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RISCHIATUTTO E DINTORNI
Nella breve e goliardica storia del Tour de pance, il ” rischiatutto ” ha certamente dato uno scossone alle classiche prove di chi arriva prima ha vinto, e proprio nel 2006 proprio in concomitanza dell’ultima tappa, Cannibal aveva da tempo stravinto il suo terzo TDP, ma aimè è incappato nel tranello che le aveva teso la dea bendata e Giampa, poi soprannominato “l’uomo orologio”, grazie alla pallina fortunata si prese l’intero banco, tappa e tour ! L’anno dopo il TDP iniziò proprio com’era cominciato, e fu Annaslisa a vincere, sbagliando di solo un secondo su 72 minuti che doveva percorrere per arrivare al lago di Tenno , rimase in maglia gialla per un pò, poi la velocità delle prove successive la scalzò dalla classifica ma fu una bella cosa vedere in testa al TDP un personaggio tra i meno veloci. Poi fu la volta di Pregasina di notte, abbinando la kermesse folle con i costumi sgargianti con la formula del rischiatutto, un vero divertimento, senonchè all’arrivo la persona incaricata a prendere i tempi, scandiva involontariamente il tempo e più di uno attendeva di arrivare per combaciare il tempo con la propria pallina, e poi qualcuno nonostante la perquisizione alla partenza, si era portato il telefonino. Preso atto di tutto ciò si decise quindi di rovesciare il verdetto finale facendo pescare la pallina del tempo all’arrivo, consegnando così solo alla dea bendata l’esito finale. Detto questo, sabato l’allegra carovana del tour si lascerà pigramente sfilare lungo la salita di Tenno, per poi fermarsi insieme a pochi metri dell’arrivo, che in caso di pioggia sarà posto al bar del ristorante di fronte sotto il tendone, poi uno alla volta, dopo lo scattare dell’ora di percorrenza, andrà a prendersi la fortuna, (le palline infatti saranno da 60 a 75 minuti) gli verrà fermato il tempo, alzerà le mani per far vedere che non si sarà portato una pallina falsa..
e poi potrà pescare la sua pallina. Siccome le previsioni del meteo sembrano dire male, non scoraggiatevi, quelli del tour de pance sapranno come fare, eccovi un idea : tutti con l’ombrello ! il gruppo salirà lentamente e l’ombrello non disturberà più di tanto… a presto !
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