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“LA PANCIA E LO SPREAD”
Lo spread sale, la pancia anche, inoltre altre nubi che si addensano minacciose sull’economia del nostro bel paese, ma il morale della truppa del popolo italiano non è ancora sceso, incoscenza o una serena consapevolezza di potercela fare ? Mah…, di sicuro sembra che la pancia proccupi di più, anche perchè se fossimo davvero costretti a rinunciare a qualche eccesso di troppo non ci farebbe che bene, di conseguenza ne tratterebbe beneficenza anche il pancione. Non spetta a noi indicare la via per uscire da una situazione critica che attanaglia il mondo globalizzato, ma riteniamo che per mantenere un sufficente decoro di vita non serve arrivare a mangiare polenta e latte, semplicemente non abboccare ai soliti tranelli dello sfrenato usa e getta che la società ci impone. Una semplice banale ma quantomai opportuna riflessione natalizia per vedere il cielo sopra di noi meno scuro di quello che ci appare, senza però negare l’evidenza di un cambiamento di rotta, chissà forse con sorprese più positive di quelle che non speravamo. Detto questo vi auguriamo un Natale più sereno possibile, ai credenti, ai non, a quelli che non sanno più a cosa credere, a quelli che ancora pedalano, a quelli che non possono farlo, e infine a quelli come noi che non si vergognano di tornar bambini ancora per un po’ pedalando assieme, ignorando almeno in quei momenti se lo spread sale, le tasse anche, in fondo alle salite siamo abituati..
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TDP ? Ah !..les italienne !
Si fa presto a ridere di noi questo è vero, ma proprio quando la risatina finisce, francesi, inglesi, o tedeschi che siano, rimane proprio a loro agli angoli della bocca un sentore di inconfessabile invidia, per quanto possiamo apparire inaffidabili, possediamo ancora quell’ingrediente tanto difficile da recuperare ancora: l’allegria.
Evviva allora il Tour de pance ! Cari cugini, non ne abbiate a male, ma l’essere grandeur che tanto avete esportato, ci ha ispirato, noi povere caricature del grande circo della bicicletta non sappiamo come ringraziarvi, sappiate che non è nostra intenzione prendervi in giro, su quello crediamo di essere migliori noi a prenderci poco sul serio da soli, è un arte che modestamente la esportiamo meglio di voi
Tarci finisce anche lui nell’archivio storico del TDP, sugli allori adesso ci saranno per un po’ anche i 2 personaggi che l’altra sera si sono guadagnati l’ambito riconoscimento di personaggio dell’anno, Coffee queen e Ciucciarodelle hanno conquistato il pubblico con due esibizioni singolari. Ma anche gli altri non sono stati da meno, ognuno di loro ha dato il massimo, chi si è procurato un indigestione di wurstel, chi ispirato da Dante ha rivisto un passo fondamentale della divina commedia in versione “pancesca”, e che dire di quello che ha lottato con la foglia di edera per emettere la melodia del “silenzio”, momenti di terapia di gruppo dove la bicicletta da sola non può arrivare. La bella stagione sta per finire, qualcuno avrà già appeso la propria bici al chiodo, ma siamo sicuri di vedere ancora maglie del TDP scorazzare nei prossimi mesi, ci sarà sicuramente qualcuno che lancerà un iniziativa per scaldare via l’inverno, poi chissà, come avete letto sulla coda del film 2011 che metteremo in rete fra poco, per il momento non promettiamo nulla, ma faremo di tutto perchè questa favola estiva continui. Nella speranza che vi siate divertiti, e che abbiato perso anche qualche chilo in eccesso, vi rimandiamo alle prossime novità, restate con noi su questi schermi… Au revoir
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Tarci il re “senza Velo”
La “Tappa che non c’è” decreta il nuovo re del Tour de pance, quel “Tarci” che già l’anno scorso con la sua regolarità e con alche quel pizzico di fortuna necessario era riuscito a piazzarsi sul terzo gradino del podio. Lo spoglio ha anche messo a nudo la poca voglia di faticare in salita, che però temiamo che possa avere un effetto boomerang sulla stesura delle tappe per la prossima edizione, come abbiamo visto in precedenza il “popolo” del TDP non sempre viene ascoltato, e qualcuno già vede le salite… A parte i numeri, che comunque hanno caratterizzato la serata, la splendida cornice della sede SAT gentilmente messa a disposizione e la preziosa presenza del nostro “custode” Valentino hanno fatto il resto. Dopo un certa incertezza iniziale dei voti si è subito capito l’andazzo, la tappa maggiormente votata è stata quella del Velo, e subito dopo quella di malga grassi, togliendo quindi di mezzo i “big” come “Ciucciarodelle” e il “Ciclone Kontrowicz” che speravano invece fosse scartata una prova più facile. Ma alla fine sono stati tutti contenti nel veder trionfare uno dei “ne carne ne pesce”, non succedeva dai tempi di “Giampa” nel 2006, ma quanta fatica per poter arrivare a competere con gente come Mago G, Taeng mo e compagnia bella, solo al Tour de pance può capitare, e allora lasciamo che capiti, perchè il bello di questa manifestazione è che spesso la logica va a farsi friggere, come i suoi partecipanti
Ora l’attenzione è volta alla grande kermesse finale per l’ultima cena, con la proiezione del meglio del peggio del 2011, e sopratutto l’elezione del personaggio dell’anno, il premio più ambito, ma per meritarlo bisognerà fare il “numero”
Fra pochi giorni i nomi da votare rimarranno pochi, la qualificazione si concluderà quando solo 5 rimarranno, i quali dovranno poi sfidarsi all’ultima cena con qualsiasi mezzo ( canzoni, recitazioni, ricette, comizi ecc.. ) per accattivarsi il pubblico. Chi vincerà potrà avere carta bianca su una delle tappe 2012, ricordiamo che Heidi, personaggio 2010 decise la tappa del Velo, poi eliminata, un monito per la prossima decisione..?
Ciao furfanti, siete come sempre un gruppo fantastico !
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“IL CIELO SOPRA TROIANA”
Val di Cavedine, ore 4 del mattino, i tre rimasti in gara percorrono la statale verso Drena in un silenzio interrotto solo da qualche grillo fuori stagione, ad un certo punto i loro sensi ormai messi a dura prova si risvegliano, un profumo inconfondibile, quello del pane caldo. ” C’è dentro uno in canottiera, ma non mi sembra che ci abbia sentito “, il Tarci si era arrampicato quel tanto che bastava per sbirciare dentro il laboratorio del panificio, mentre la Yurka aveva provato a bussare sulla porticella del retro bottega, Enriquez era pronto, o quasi, a spiegare tutto davanti alla porta principale nel caso l’uomo si fosse spaventato e avesse inforcato qualche strano oggetto. Ma dopo circa tre minuti di vari tentativi per attirare la sua attenzione, i tre si rassegnarono e ritornarono in sella alle loro biciclette, si sentivano più o meno come quei cani nel periodo del calore quando gli fanno vedere una bella cagnolina cotonata e poi li strattonano via sul più bello. A quelle ore della notte, la percezione dei posti, del tempo e dei fatti cambia, sembra impossile che da lì a poche ore il posto in cui ti trovi possa cambiare radicalmente, tutto è più rilassato, anche quel metronotte che ad un certo punto si è visto passare davanti quei tre che pedalando riuscivano a mangiare qualche cosa, lui sorrise e si ricordò del cartoccio con le alette di pollo che gli aveva preparato sua moglie, e ricambiò il saluto con una di quelle. I primi bagliori del nuovo giorno facevano strizzare gli occhi ai tre, probabilmente qualcuno di loro aveva anche delle strane visioni a giudicare dagli scatti improvvisi mentre si voltavano a vedere castagne che rotolavano, nonostante il Tarci conoscesse a menadito ogni albero,e descrivesse minuziosamente sia quanto durava un tornante e quanto poco mancasse alla cima, le ultime rampe che portano ai Carobbi sembravano interminabili. Valentino era già sveglio, i tre fecero piano nell’avicinarsi, stava chino sulla legna in parte al grande prato di troiana, quando si girò e li vide, bianchi come i funghi che non si mangiano, allargò le braccia incredulo e disse : ” allor…ghe l’avè fàta sul serio ! “ poi furono caffè, doloretti di ogni tipo e risate. Nessuno dei tre aveva intenzione di rilanciare, quando vivi insieme un esperienza così, senti che è giusto finirla insieme, magari dandosi un arrivederci alla prossima avventura.
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” QUELLA SPORCA ULTIMA CORSA ” vietato ai pigroni
E mentre manca poco meno di una settimana all’epilogo su strada del TDP 2011 con ” Quella sporca ultima corsa “, si rafforzano le misure di sicurezza in quel di Troiana, dove il prode Valentino sta difendendo coi denti la preziosa scatola contenente le votazioni di marzo della ” Tappa che non c’è “, giorni di passione attendono quindi ai partecipanti di questa folle corsa, alcuni di loro hanno fatto perdere le loro tracce dopo aver ricevuto minacce o strane visite… Ma veniamo al dunque, l’ultima prova in programma quest’anno, come ampiamente detto partirà la mattina della domenica e non la sera del sabato, dando così modo di partecipare anche a quelli a cui le tenebre possono incutere timore, e sopratutto tempo permettendo, di poter passare una giornata assieme in posti belli senza la frenesia della gara di velocità. Il programma prevede degli step che a seconda appunto del meteo, o eventualmente di conclusione anticipata possono essere modificati, la partenza è prevista intorno alle ore 10 del mattino di domenica 25 settembre dalla piazza catena a Riva. Il primo step prevede la salita verso il rif. s.Pietro sino al bivio di vedesè, da lì prenderemo la direzione per la splendida val lomesona, dove se saremo fortunati incontreremo anche qualche animale della foresta e magari funghi che abbondano da quelle parti, a metà valle mangeremo un pranzo al sacco che si saremo preparati, proseguiremo poi in direzione Favrio e risaliremo al passo ballino per ritrovarci in busa nel pomeriggio, infatti con questro primo rientro daremo la possibilità di ritornare assieme a chi non voglia poi proseguire per il secondo step. Siccome le giornate si vanno via via accorciando, dopo un caffè a Riva sceglieremo il versante est del Baldo per osservare un tramonto dal posto privilegiato di doss casina, già visitato dal TDP nel 2008, si rientrerà di nuovo in busa prima del buio, da lì in poi se le ” ostilità ” continueranno, si andrà avanti col solito metodo del “rilancio” restando comunque sufficentemente bassi durante la notte, ma questa sarà un altra storia… Dicevamo quindi che la prima parte della tappa sarà adatta un po’ per tutti, tenendo presente che come di consuetudine il ritmo di pedalata sarà comunque da gita e non da gara, e si aspetterà sempre quello o quella che chiuderà il gruppo. Per chi ha intenzione di non smettere subito, si raccomanda di premunirsi di sufficenti luci e abbigliamento caldo per la sera, mentre il caschetto è fortemente indicato a tutti, per ora è tutto, ma restate aggiornati per eventuali altri particolari…au revoir !
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TUTTE LE STRADE PORTANO A…
E’ sempre stato così, e sara così anche nell’ormai prossima stagione dei Tour de pance nella casa di riposo
, ci sono sempre state due scuole di pensiero, la prima, quella più numerosa, più prudente che predilige tracciati magari duri ma con poche difficoltà o pericoli, e poi c’è quella dei più picchiatelli, che vorrebbe tracciati tecnici o comunque più avventurosi. Proprio per questo motivo, nella prossima tappa del TDP, inizialmente prevista con partenza ad Arco, via laghel e ritorno da prabi ad Arco, è stata modificata per evitare problemi seri ai suoi partecipanti, per evidente mancanza di sicurezza, ma prima di comunicarvi il tutto ci siamo presi del tempo ( anche perchè di tempo ne abbiamo avuto veramente poco
. La partenza sarà alle ore 19 di mercoledì 7 settembre ad Arco all’altezza della base per la salita al castello vicino alla villa Italia, poi si salirà a laghel, tenendo la destra quando si attraverserà l’abitato, continuando sulle ultime rampe ad un certo punto si inforcherà il sentiero verso Ceniga e maso lizzone, circa a metà discesa avrete la possibilità di scegliere da soli il vostro tracciato di discesa che più vi piace, la prima opzione è quella iniziale a destra, tecnica che porta al ponte romano, la seconda, più facile, ma dove comunque bisogna fare attenzione al ghiaino, sarà a sinistra, che vi porterà all’altezza di maso lizzone, dove anche lì è meglio allungare il collo per eventuali mezzi agricoli in uscita sulla vostra destra. In tutti e due i casi si raccomanda la massima attenzione, sia per eventuali persone che all’eccesso di confidenza sui propri mezzi ( casco assolutamente indispensabile ), si proseguirà poi lungo il sentiero che sbuca in prossimità del ponte sul fiume sarca a Dro, lì attenzione per il breve tratto su strada ( circa 100 mt.), poi a sinistra sul sentiero che porta a Pietramurata che immetterà ad un certo punto a destra direttamente al campo sportivo di Oltra dove sarà posto l’arrivo. Il percorso sebbene non sia eccessivamente duro, non va preso sotto gamba, non finiremo mai quindi di raccomandarvi prudenza nei punti chiave e in caso di sorpasso, lasciatevi sfilare senza voler fare atti sconsiderati per tenere la posizione. Ci risentiamo a breve, e buone pedalate a tutti !
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L’ORIZZONTE E’ LA TUA SCHIENA ( parte terza)
Non so chi sia stato a pronunciare quella massima, mentre mi superava in uno di quei tornanti dei gazzi dove la bicicletta sembra affondare nell’asfalto, ero troppo confuso per alzare la testa, ma di sicuro mi colpì duramente, la frase diceva all’incirca così : ” quando sentirai la fatica avvolgerti completamente, allora vorrà dire che starai già riposando “. Ho provato a riflettere ( forse riflettere è una parola grossa in quel momento ), in effetti anche se non me ne accorgevo, qualcosa dentro la mia mente era cambiata, un senso misto di arrendevolezza e rilassamento mi avvolgeva, ero quasi compiaciuto di questa situazione, almeno sino a quando non alzai la testa. Spesso quando si attraversa un momento, diciamo così delicato, ci si accontenta di arrivare ad un obbiettivo alla volta, se sei in bicicletta in una salita lunga e dura, è meglio che non guardi la cima, specialmente se sei all’inizio e stai struciando senza attenuanti. Lo vidi a circa cento metri, aveva la nostra divisa ma non potevo distinguere chi fosse,era più curvo di me, si trovava sul punto più duro della salita, ogni tanto cercava di alzarsi in piedi sui pedali ma poi ricadeva rovinosamente sulla sella spossato, ad un tratto mi sentì meglio, non so perchè ma le mie gambe ritrovarono vigore. Ci vollero una cosa come cinque minuti prima che lo raggiunsi, lo affiancai, lui mi sorrise e mi domandò se la strada per il monte Altissimo fosse giusta, non era uno dei nostri, la maglia che da lontano mi sembrava quella del tour, era un facsimile, era un turista che aveva sbagliato decisamente rotta. Grazie a lui le forze ritrovate mi permisero di riprendere il personaggio che qualche chilometro prima mi disse quella frase, lo affiancai e gli dissi che aveva ragione, lui srollò la testa, non potè fare altro…
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STENDIAMO UN “VELO” PIETOSO :-)
Forza amici ! Ci aspetta l’ultima fatica prima dello stop ferragostiano, una salita di tutto rispetto quella del velo, inutile negarlo, sarà una bella sgobbata, ma lo splendido gruppo del TDP è abituato ormai da tempo ad affrontare le prove più difficili. Sarà la tappa dove conterà salire col proprio ritmo, anche se poi come già è successo, si vedranno crisi mistiche con i soliti fuori soglia da capogiro e perchè no, un arrivo coi crampi per più di un partecipante, ma alla fine tutti saranno contenti, sopratutto all’idea di una buona mangiata in compagnia. Infatti abbiamo contattato il gestore della pizzeria genzianella, che ci ha proposto un prezzo di 10 euro per pizza e bevanda, quindi per favore facciamo una conta di chi vorrà fermarsi a cena, tanto da sapergli dire un numero approssimativo. Speriamo che questa volta il meteo ci sia amico,ricordiamo comunque che la tappa si svolgerà anche in caso di pioggia ( in questo caso non dovrebbe spaventare qualche goccia d’acqua sopra quelle del sudore che sgorgheranno copiose dalla fronte )
La cena si farà dalle 20 e 30, quindi anche quelli meno veloci avranno tutto il tempo di arrivare senza dannarsi l’anima. Avevamo già in precedenza avvertito dell’errata data sui calendari e poster del Tour de pance, passate quindi la voce a chi non frequenta il sito, la tappa sarà mercoledì 27 luglio alle ore 18 e non il 29 luglio. Ora ungetevi i muscoli, il vostro compagno di birra si sta allenando per arrivare prima di voi, perchè anche se dite di non essere competitivi, ormai non vi crede più nessuno
la tappa delle biglie per esempio ha messo a nudo più di un partecipante, questo amici rende il TDP la corsa a tappe più folle che ci sia, portarla a termine è quasi un impresa, ( cercasi psikologo.. )
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L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL TDP (3a parte)
Qualcuno se lo ricorda qualche tempo fa ai lati della strada durante una tappa del tour, aveva le scarpette da ballo bianche in tinta con i pantaloni, pronto per andare alla serata di salsa e merengue, ma prima voleva vedere il suo amico, il Ciclone Kontrowicz che si dannava pedalando in salita tra gli altri dannati del TDP, pensava fosse una cosa che lui non avrebbe mai fatto. Qualche settimana dopo Artur, soprannominato Zohan, era in prima fila anche lui, a bordo del tandem-furgone costruito con meticolosa attenzione dettata forse dalla sua ventennale permanenza in Germania come ingeniere, quel polacco dall’aria seria era ora parte integrante di quel gruppo di folli ciclisti e ne era felice. Quando arrivò il grande bruco la tempesta si intensificò, e tutti lo additarono come una sorta di maledizione, anche la diavoletta Yurka si mise le mani sulle corna, solo il bagnino Coregon sembrava indifferente sotto il suo enorme ombrellone, mentre l’odore delle puntine proveniente dal gruppo del Mago radunava intorno a loro gli altri disperati. Nella piazza sferzata dalle raffiche di vento Enriquez e la sua bici-tigre che prendeva fuoco per un fumongeno, sembrava inseguito dalle sedie e tavoli portati al centro della piazza dalla buriana in una danza grottesca. Ma tutte le tempeste si placano prima o poi, e quando misero fuori il naso per scrutare il cielo, sembravano come belve affamate attirate dall’odore della preda, la loro era la Ponale. Zohan mentre guidava sudatissimo il furgone sembrava non sentire le imprecazioni del suo compagno di tandem, si sporgeva dal pertugio della finestrella ammaliato dallo squarcio di luna piena in mezzo ai fulmini, era inghiottito dalle emozioni, paura e meraviglia si mescolavano in lui, la fatica sembrava svanire davanti a quello spettacolo, e la Germania era un lontano ricordo.
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LUCCIOLA E’ BELLO !
A che punto siete con i preparativi per la notte delle lucciole ? Si sa di gente che si prepara qualcosa di speciale da mesi, ma come ben sappiamo alcuni altri sono capaci di improvvisare altrettante follie in pochi attimi fuggenti nell’ultima settimana o all’ultimo momento. Ogni anno che passa la tappa regina del Tour de pance, le ” Lucciole della Ponale “, stupisce sempre più, una specie di carnevale delle due ruote, ma badate bene, da portare sin lassù nel paese di Pregasina, dove il comitato del posto si è già attivato come sempre per accoglierci calorosamente come sempre. E se Riva del garda si colorerà improvvisamente con le sorprese del TDP, la magica Ponale si illuminerà col lento procedere della carovana, qualcuno c’è da giurarsi suderà più del previsto per trascinare la sua creazione, ma tutti alla fine avranno il ricordo più bello di questa favola estiva. La formula rimane la stessa, ritrovo alle ore 21- 21 e 15 in piazza catena, uno dopo l’altro i partecipanti arriveranno sotto gli occhi divertiti dei turisti, poi verso le 21 e 30 faremo la consueta passerella cittadina, solo alle 22 si partirà dallla prima galleria della Ponale, il comitato Cis ci avrà predisposto torce nelle gallerie, mentre al segnale di Pregasina si darà inizio alle danze. Sarà il solito rischiatutto a decidere chi sarà il vincitore, con le solite palline da pescare all’arrivo, i tempi saranno quelli di Tenno, dai 60 ai 75 minuti. Ma attenzione, poi ci sarà la giuria locale che deciderà chi saranno le migliori 10 scenografie da premiare in exequo, siano gruppi che singoli. Negli ultimi tempi si sono presentati sempre più gruppi, un bellissimo colpo d’occhio, ma a leggero discapito della varietà e quantità dei costumi e luci presenti al via. Una cosa ci tenevamo a dirla, vista la proverbiale disponibilità della gente di Pregasina, quando saremo lassù, dopo che ci avranno offerto da bere e mangiare, non tiratevi indietro nel comprare qualche bel biglietto per la lotteria della festa dell’ospite di Pregasina, sarebbe antipatico non ricambiare tale generosità
Detto questo amici, Tutto il resto sarà accademia, punti e classifiche le scopriremo dopo, prima godiamoci un occasione d’oro per divertirci insieme in questa folle notte sulla nostra amata bicicletta
Munitevi del necessario per il ritorno ( anche se pensiamo che luci non mancheranno di sicuro ), a presto furfanti !
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